Sotto la giusta luce

Naturale o artificiale: lo studio della luce è sempre più importante

Se per la luce naturale occorre intervenire in fase di progettazione dell’involucro edilizio, quella artificiale fa parte di uno step successivo a cui spesso non si dedica la giusta attenzione

Arch. Annalisa Panerari

Quando si affronta un intervento d’interni, di fondamentale importanza è lo studio della luce, sia naturale che artificiale, da sempre associata alla sensazione dello stare bene, del comfort, del sentirsi a proprio agio. E con la luce, le relative ombre, che ridefiniscono e ridisegnano un ambiente, enfatizzandone l’architettura interna e rendendolo accogliente. Se per la luce naturale occorre intervenire in fase di progettazione dell’involucro edilizio, l’illuminazione artificiale fa parte di uno step successivo a cui spesso non si dedica abbastanza attenzione. Chi è passato attraverso una ristrutturazione, o nuova costruzione, ricorda bene il momento di panico in cui l’elettricista ha voluto incontrarlo in cantiere, per segnare su muri e solai i punti luce. E’ un momento complicato in cui non ci si vorrebbe mai trovare impreparati, ed è bene avere un buon progetto illuminotecnico pensato.


Tipologie dei punti luce

Possiamo distinguere essenzialmente 3 diversi piani di illuminazione della casa:

1) Illuminazione Generale (indiretta, semi-indiretta, diffusa)

2) Illuminazione Localizzata (utilitaria, diretta o semi-indiretta)

3) Illuminazione Specifica (decorativa, diretta)


1) Illuminazione Generale

Con illuminazione Generale, intendiamo un’illuminazione fantasma, di corpi illuminanti minimali e nascosti, che evidenziano l’architettura della stanza. Ad esempio quando abbiamo un tetto in legno, sappiamo di doverlo valorizzare: banalmente una luce che vada verso il basso è poco adeguata in quanto il soffitto rimane in ombra. Se invece interveniamo con strip led a scomparsa, lateralmente alle travi, che illuminino il soffitto dal basso verso l’alto, otteniamo un effetto architettonico e scenografico esaltandolo e facendolo percepire più spazioso. Allo stesso modo l’ambiente ci risulta più accogliente e piacevole da soggiornarvi. Una precisazione: è bene non farsi prendere la mano dall’inserimento di linee led continue in tutta la casa, l’ambiente domestico rischia lo sgradevole effetto “pista d’atterraggio” di un aeroporto. Questi elementi sono la maggior parte delle volte solo decorativi, non necessari e possono risultare eccessivi e leziosi, oltre ad essere poco eleganti.


2) Illuminazione Localizzata

È quel tipo di luce necessaria e ben calibrata per i vari ambienti della casa in cui abbiamo specifiche esigenze. Negli ultimi tempi si utilizzano sempre di più sistemi continui di binari a soffitto, sospesi o ad incasso, luci tecniche che consentono di illuminare una stanza in modo flessibile: si possono infatti diversificare nel tipo di luce (lineare, sospesa e spot light), nelle accensioni e, al bisogno, si possono variare di intensità grazie al dimmer oppure incrementare nel numero di fonti luminose. Devo ammettere che adoro utilizzarli per il luminare il soggiorno o la zona living, direzionando i fasci di luce verso i punti focali della stanza, si crea un ambiente molto elegante e scenografico. Gli spot possono essere piccoli o più massicci, con forme e finiture particolari.

3) Illuminazione Specifica

Passiamo infine al tipo di illuminazione SPECIFICA, in cui l’elemento illuminante è decorativo, ha forte personalità e presenza. Facciamo l’esempio di un lampadario di design che scende sul tavolo nella zona pranzo, una piantana posizionata in un angolo del soggiorno, in camera da letto due sospensioni in corrispondenza dei comodini, una luce da tavolo nello spazio di studio/lavoro, e così via. Sono elementi che caratterizzano l’ambiente anche da spenti attraverso il loro aspetto e quando accesi, creano zone di comfort più rilassate. Per questo tipo di luce il mercato ha un’offerta vastissima. Occorre quindi saper ben calibrare e far dialogare questi tre sistemi di illuminazione, per poter avere scenari diversi in base alle necessità che variano nel tempo e nel corso della giornata. Possiamo avere una o più luci puntuali, intime, quando dobbiamo leggere o rilassarci in un punto preciso della stanza, oppure avere una luce generale più aperta per vedere meglio in tutto l’ambiente nel caso in cui dobbiamo lavorare, cucinare, ricevere amici, eccetera. Un consiglio per concludere: pensiamo sempre come vorremmo vivere nello spazio e nel tempo ogni ambiente della casa.

Tre piani di illuminazione per dare luce alla propria casa: da quella Generale a quella Localizzata fino a quella Specifica (decorativa, diretta)

LA QUALITÀ DELLA LUCE

È sempre preferibile una luce 3000K, è abbastanza neutra e molto piacevole all’occhio


Ma davanti ad un mercato che offre corpi illuminanti di tutti i prezzi, come capire quale apparecchio scegliere? Perché ci sono faretti LED da 15 euro e faretti simili da 100 euro? Quando il faretto ha una tecnologia a bordo, il led integrato, significa che stiamo comprando e montando un corpo completo, con un’ottica performante. Mentre se inseriamo un porta-faretti, ci sembra uguale ma la spesa è decisamente più bassa, e dobbiamo andare però a completare con una lampadina a led che non sempre risulta “adatta” e quindi va cambiata spesso. Attenzione poi a non alterare i colori all’interno della propria casa; per un maggior comfort, ogni sorgente luminosa deve riflettere i colori nel modo più simile possibile all’effetto della luce solare, ha quindi un Indice di Resa Cromatica (CRI) che varia da 0 a 100. Quando acquistiamo un apparecchio dobbiamo fare attenzione, se il CRI è inferiore a 80 vuol dire che non è di qualità. In ultimo, ma non meno importante, dobbiamo stare attenti alla tonalità della luce; questa infatti si misura in base alla temperatura del colore e passa da gradazioni molto calde, gialle a gradazioni molto fredde bianche. Il mio consiglio è sempre una luce 3000K, è abbastanza neutra e molto piacevole all’occhio. Fate attenzione di mantenere la stessa gradazione in tutte le sorgenti luminose della casa, in modo che sia un unico ambiente armonioso e fluido.

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